L'Abcasia, o Abhasia (abk. Аҧсны/Aphsny, geo. აფხაზეთი / Apkhazeti, rus. Абха́зия / Abkhazia), è una regione del Caucaso, formalmente repubblica autonoma all'interno della Georgia ma de facto indipendente. Mantiene il controllo sul proprio territorio, sebbene a livello internazionale sia attualmente riconosciuta soltanto dalla Russia e dal Nicaragua. La superficie è di 8.600 km², la capitale è Sukhumi o nella lingua abcasa Akua (Suchum).
Le organizzazioni internazionali (ONU, OSCE, Consiglio d'Europa,Unione europea ecc.) riconoscono l'Abcasia come parte della Georgia e stanno esortando entrambe le parti a porre fine con mezzi pacifici al conflitto sullo status dell'Abcasia. Tuttavia, l'autoproclamato governo abcaso considera l'Abcasia uno Stato sovrano.
Ad agosto del 2008 si sono verificati scontri fra l'esercito abcaso e l'esercito georgiano alle Gole di Kodor, secondo alcune fonti l'Abcasia e l'Ossezia del Sud hanno rinnovato la richiesta di diventare indipendenti. Il 20 agosto 2008 il parlamento abcaso ha chiesto alla Russia di riconoscere il loro stato come indipendente dalla Georgia assieme alla richiesta di indipendenza dell'Ossezia del Sud.
Il 26 agosto 2008 il Cremlino ha adottato un decreto di riconoscimento ufficiale dell'indipendenza dell'Abcasia e dell'Ossezia del Sud. Il 5 settembre 2008 il Nicaragua è stato il secondo Paese nel mondo, dopo la Russia, ad aver ufficialmente riconosciuto l'Abcasia e l'Ossezia del Sud come stati indipendenti e sovrani. Il 17 settembre 2008 un accordo di cooperazione tra Abcasia, Ossezia del Sud e Russia ha ufficializzato la presenza di soldati e basi militari russe sul territorio abcaso.
L'Abcasia copre un'area di circa 8.600 km² nell'estrema parte occidentale della Georgia, sulla costa del Mar Nero. Le montagne del Caucaso nel nord e nord-est separano l'Abcasia dalla Circassia. Ad est, la regione è confinante con la Svanetia. A sud-est, l'Abcasia confina con la Mingrelia, mentre nel sud e sud-ovest è bagnata dal Mar Nero.
La repubblica è estremamente montagnosa (per il 75% della superficie totale) e gli insediamenti sono per la maggior parte sulla costa e in un certo numero di valli profonde e fertili. La catena montuosa del Caucaso corre lungo il confine settentrionale della regione. Dal massiccio principale si diramano le catene minori del Gagra, del Bziphi e del Kodori. Le cime più alte dell'Abcasia si trovano nel nord-est e nell'est (lungo il confine con la Svanetia) e alcune di esse raggiungono i 4.000 metri sopra il livello del mare. Il clima è temperato: il che, in età sovietica, ha favorito la trasformazione dell'Abcasia in una popolare meta vacanziera, tanto da essere soprannominata la "Riviera georgiana". La regione è anche rinomata per la sua produzione agricola, che include tè, tabacco, vino e frutta.
A causa della vicinanza dell'Abcasia al Mar Nero, il suo clima è temperato, soprattutto tenendo conto della latitudine settentrionale. Le montagne caucasiche sono responsabili del clima moderato nella regione, in quanto fungono da scudo per l'Abcasia dai freddi venti del nord.
Le aree costiere della Repubblica hanno un clima subtropicale, in cui la temperatura media annuale in molte regioni è intorno ai 15 gradi celsius. La media invernale (gennaio) delle temperature varia tra i 4 e 6 gradi, mentre la media estiva (luglio) delle temperature è ovunque tra i 22 e 23 gradi. Il territorio costiero raramente subisce grandi gelate durante l'inverno.
Le quote sui 1.000 m s.l.m. hanno un clima marittimo e di montagna, con inverni relativamente freddi e lunghi ed estati calde. Le quote sui 2.000 metri hanno inverni più freddi ed estati più corte. Infine, le zone più elevate dell'Abcasia hanno per tutto l'anno un clima freddo, senza estate.
L'Abcasia riceve una quantità elevata di precipitazioni, ma grazie al suo micro-clima unico(che va da quello sub-tropicale a quello di montagna) lungo buona parte della sua costa, l'umidità ha livelli molto bassi. Le precipitazioni annuali lungo la costa vanno da 1100 a 1500 mm. Le colline, le quote più basse e le gole interne del territorio abcaso ricevono dovunque tra 1100 e 1800 mm di precipitazioni annuali. Alcune delle gole interne che sono schermate dai venti umidi provenienti dal Mar Nero, presentano i livelli più bassi di precipitazioni atmosferiche. Le alte regioni montagnose ricevono 1700-3500 mm di precipitazioni annue. La neve cade abbondantemente sulle montagne ma quasi per niente nella regione costiera. Le valanghe nel nord-est talvolta rappresentano un pericolo reale per le aree popolate. La neve spesso arriva ai 5 metri in alcune delle più alte aree montagnose che si affacciano sul Mar Nero.
L'Abcasia è ben conosciuta per la sua bellezza e per i suoi paesaggi diversificati. I paesaggi della regione vanno dalle pinete costiere (vicino a Bichvinta/Pitsunda) alle coltivazioni di agrumi, dalle nevi eterne ai ghiacciai nel nord della repubblica. A causa della complessa topografia dell'Abcasia, gran parte del territorio non è stata intaccata dallo sviluppo umano (coltivazioni e costruzioni). Perciò, oggi, una larga porzione dell'Abcasia (circa il 70% del territorio) è ancora coperta da foreste. L'Abcasia è anche conosciuta per l'alto numero di specie endemiche di piante che si trovano solo nel Caucaso, in Georgia o in Abcasia.
Il sud-est dell'Abcasia, che fa parte della pianura della Colchide, è coperta da foreste in cui sono presenti (l'ontano, il carpino, la quercia, il faggio) o gli agrumeti e le piantagioni di tè. Le colline, all'altezza dei 600 metri sopra il livello del mare, sono coperte da foreste di caducifoglie (con elementi sempreverdi) e includono specie di alberi come quercia, faggio e bosso. Le foreste si trovano tra i 600 e i 1.800 metri sopra il livello del mare e sono costituite sia da caducifoglie sia da conifere. Le specie più comuni sono il faggio, l'abete rosso e l'abete tradizionale. La zona di foresta mista è l'habitat di alcuni degli alberi più alti in Europa e nel mondo, e vi si trovano alcuni esemplari di abete (specialmente intorno al lago Ritsa) che raggiungono un'altezza superiore ai 70 metri. La zona che si estende tra i 1.800 e i 2.900 metri sopra il livello del mare è costituita da foreste sub-alpine e prati alpini. Il territorio che si trova sopra i 2.900 metri è coperto per lo più da nevi eterne e ghiacciai.
La demografia dell'Abcasia ha subito molti cambiamenti dal 1990. Al tempo dell'ultimo censimento sovietico nel 1989 essa aveva una popolazione di circa 500.000 unità, dei quali il 48% erano georgiani (principalmente della Mingrelia) e solo il 17% abcasi.
Nel 1993 una pesante guerra portò l'Abcasia ad uscire dalla Georgia e l'intera popolazione di origine georgiana (circa 250.000 persone, virtualmente tutta la popolazione della parte orientale dell'Abcasia) abbandonò la piccola repubblica, in quella che è stata definita la "pulizia etnica dei georgiani in Abcasia". In conseguenza di questi avvenimenti, la popolazione della repubblica si trova ad essere ora composta per il 45% da abcasi, e per il resto da russi, armeni, georgiani
Sukhumi è situata sull’ampia baia della costa est del mar Nero e serve come porto, comunicazione ferroviaria e per le vacanze estive. È conosciuta per le sue spiagge, i sanatori, l’acqua minerale delle stazioni termali ed il clima semi-tropicale. Sukhumi è anche un importante collegamento aereo per l’Abkhazia, visto che l’eroporto Dranda è situato nelle vicinanze della città. Sukhumi ha molti hotel di piccola e media dimensione, servono principalmente turisti di origine russe. Dal 1840 nella città si trovano anche degli storici giardini botanici. Fino al 1992 questa rimase una città multiculturale, dove erano parlate fino a 9 differenti lingue.
La città ha diversi istituti di ricerca, l’Università statale dell’Abkhazia ed il ramo di Sukhumi dell’Università statale di Tbilisi (attualmente funzionante a Tblisi). Ai tempi dell'Unione Sovietica, ospitava un rinomato centro di allevamento delle scimmie, presso il quale lavorò, scontandovi un esilio negli anni precedenti la morte, il biologo Ilja Ivanovič Ivanov, ideatore in precedenza di controversi esperimenti di ibridazione interspecifica uomo-scimmia.
Dal 1945 al 1954, il laboratorio di fisica della città era inserito nel programma sovietico di sviluppo di armi nucleari.
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