lunedì 15 marzo 2010

Pétite maison dans la prairie.....

Lo ammetto, non sono solo intollerante ma sto diventando pure razzista.
Ieri sera sono arrivata al mio Hotel parigino conscia di dover "partager la chambre avec une autre stagiaire", busso per educazione e mi apre Laura Ingols (ma si scriveva così?) a 70 anni. Vi ricordate la sigla quando lei corre giù per la collina fiorita? Ecco, Nancy from the US non ha le treccine ma capelli lunghi, bianchi dallo scalpo alle spalle e marroni dalle spalle al culo (alla faccia della ricrescita) tenuti a codini da due simpatici ciappettini (la giornalista azera ne sarebbe stata entusiasta) e, obviously, il vestito fiorato (ma non è inverno anche a Seattle?Ma soprattutto Seattle non era la patria del Grunge?).
Qualcuno mi ha detto "ringrazia, poteva capitarti Nelly Oleson".
Vabbè ma questa ha: cucinato una roba inguardabile e inodorabile in uno studiò di 12m2, non ha lavato i piatti, come nel telefilm si farà il bagno per le grandi occasioni visto che gli asciugamani sono ancora intonsi, occupa l'unico tavolo e la connessione internet, sa tutto perchè è un medico....
Mi fa "se vuoi ci son 2 mensole libere in bagno, io non le uso", grazie al cazzo hai messo i tuoi vestiti da pioniera del Klondike nell'armadio a muro, 2 sacchetti di ciappi e 1 di vitamine (sapete com'è, la dieta mediterranea è pericolosissima, avrà strutto liofilizzato in pillole....) nelle mensole in camera, altre robe fiorate nell'unico cassetto esistente e invaso il comodino.
Non russa come un cow-boy ma un po' grufola, stamattina mi ha pure aspettato per andare alla sede di MSF...che è praticamente dall'altro lato della strada.
Ma non potevano mettermi con la spagnola? con l'armena? la colombiana? la belga?
PS chi dice, o solo pensa, "non la trovi mai pari" può andare a cagare....

1 commento:

Modii ha detto...

Nelly Oleson almeno si sarebbe lavata...

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