martedì 15 novembre 2011

(quasi) niente di personale

Scritto la vigilia del mio 32° compleanno

lenta e meditata poesia spontanea


Ho 32 anni

e finalmente dimostro la mia età, se non di più.

E' una bella faccia non più da ragazzo?

Sembra più grassa. E i capelli,

non sono più ricciuti. E' grosso il mio naso?

Le labbra son le stesse.

E gli occhi, ah gli occhi diventan sempre meglio.

32 anni e senza moglie, né figli; senza figli dispiace,

ma c'è un mucchio di tempo.

Non faccio più lo scemo

e per questo devo sentire dai cosiddetti amici:

Sei cambiato. Eri così matto così grande.”

Vadano al Music hall di Radio City.

32; visto tutta Europa, incontrato gente a milioni;

grande con qualcuno, terribile con altri.

Ricordo il mio 31° anno quando gridai:

Pensare che potrei andare per altri 31 anni!”

Non mi sento così in questo compleanno.

Sento che voglio essere saggio con i capelli bianchi in una biblioteca alta

in una poltrona fonda accanto al camino

Un altro anno in cui non ho rubato niente.

8 anni adesso che non rubo qualcosa!

Ho smesso di rubare!

Ma mentisco ancora ogni tanto,

e ancora sono svergognato e tuttavia vergognoso quando capita

che devo chiedere soldi

32 anni e quattro duri proprio buffi tristi cattivi bellissimi

libri di poesia

- il mondo mi deve un milione di dollari.

Credo di aver avuto 32 anni ben strani.

E non è stato per me, per niente.

Non una scelta di due strade; se ci fossero state,

senza dubbio le avrei scelte entrambe.

Mi piace pensare che è stato il caso a farmi comportare bene.

La chiave, forse, è nella mia affermazione spavalda:

Sono un buon esempio dell'esistenza di una cosa chiamata anima.”

Amo la poesia perchè mi fa amare

e mi dona la vita.

E di tutti i fuochi che muoiono in me,

ce n'è uno che brucia come il sole;

può darsi che non illumini la mia vita privata,

i miei rapporti con gli altri,

o il mio contegno con la società,

ma mi dice che la mia anima ha un'ombra.

(Gregory Corso)


2 commenti:

Donata Cucchi ha detto...

La sincerità è quello che amo della beat generation - infantili e insopportabili, ma sinceri. Ci hanno insegnato che se vuoi parlare devi farlo scegliendo tra le parole quelle che sono tue.

claudia ha detto...

per me sono un po' come un amore adolescenziale: a volte pare di non poterne trovare di uguali ... a volte non so che cosa ci avevo trovato in fondo ...

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