giovedì 22 marzo 2012

Saba


Berretto pipa bastone, gli spenti

oggetti di un ricordo.

Ma io li vidi animati indosso a uno

ramingo in un’Italia di macerie e di polvere.

Sempre di sé parlava ma come lui nessuno

ho conosciuto che di sé parlando

e ad altri vita chiedendo nel parlare

altrettanta e tanta più ne desse

a chi stava ad ascoltarlo.

E un giorno, un giorno o due dopo il 18 aprile,

lo vidi errare da una piazza all’altra

dall’uno all’altro caffè di Milano

inseguito dalla radio.

“Porca – vociferando – porca.” Lo guardava

stupefatta la gente.

Lo diceva all’Italia. Di schianto, come a una donna

che ignara o no a morte ci ha ferito.

Vittorio Sereni

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