sabato 13 giugno 2015

Fare i puzzle

E infatti, per tornare al tema, secondo me a Michele delle tette di lei non gliene è mai fregato niente, non le ha neanche viste interiormente e con gli occhi della mente, e il cono di luce delle sue intenzioni più intime non andrà mai a illuminare delle tette perché secondo me a lui quello che piace moltissimo e avere della compagnia, che deve esser sempre stato il suo sentimento di riferimento.
Cioè fare i puzzle in due, che è più bello che farli da soli, oppure leggere i giornalini in due, anche in due stanze diverse, ma nella stessa casa, che è diversissimo da leggere un giornalino da soli in casa propria, perché è strano come uno, a fare esattamente la stessa cosa in casa sua e a farla in casa di un altro, delle volte quello che a casa tua ti sembrerebbe insopportabile, soltanto perché sei a casa di un altro diventa immediatamente non soltanto sopportabile ma addirittura gradevole. E la stessa cosa vale esattamente uguale anche per il fare una cosa da soli e farla in due, solo pe ril fatto di essere in due, e questo è un tipo di emozione che in certi periodi io credo di capire benissimo.

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