mercoledì 18 febbraio 2015

Destino - Sanità

Mi trovai nella necessità di dover togliere l'appendice. Riempii i moduli opportuni e m'iscrissero in una lista d'attesa.
Passarono due anni come un lampo, venne il mio turno e mi ritrovai all'ospedale.
L'operazione riuscì brillantemente. Il primario in persona si congratulò con me per i risultati. "E' stato un bell'intervento, signora," disse.
Gli feci notare che sono di sesso maschile. Lui consultò qualcosa nei suoi documenti.
"Lo era prima dell' operazione. Per errore lei è capitato nel reparto sperimentale, e adesso è una donna. Il cambiamento di sesso è un ramo pioniere della chirurgia, ma noi abbiamo risultati eccellenti, di cui, cara signora...caro signore...? è una prova."
"E che fine ha fatto la mia appendice?"
"Non vuole tenerla buona donna?"
"No. E non vorrei neppure rimanere donna, la pregodi correggere subito questo equivoco."
"Lei è un paziente difficile, mio caro signore, mia cara signora...? Che cosa vuole per prima, cara signora, la mascolinità o l'appendice?"
"Quello che si fa più in fretta."
"Riempia i moduli in duplice copia, prego."
Il tempo passò rapidamente, e l'operazione successiva riuscì bene come la precedente. Il nuovo rene funzionava a meraviglia, solo che adesso ne avevo tre, due miei e uno trapiantato. A causa di un errore nella programmazione del computer mi avevano portato nella sala operatoria sbagliata. Ero appena tornato in me che già per problemi di reni riempivo moduli che si aggiungevano agli altri.
Non ero già più una ragazza quando ebbi la notizia che all'ospedale c'era un posto libero e che toccava a me essere operata ai reni. Si trattava solo di togliere un rene, ma mi ritrovai nel reparto maternità come neonata. L'amministrazione centrale della sanità era incorsa in un errore, ma i genitori non protestarono. Ero già una bambina adulta e potevano risparmiare le spese per l'istruzione, quindi preferirono riconoscermi come figlia loro. Per quanto mi riguarda, ne avevo abbastanza di riempire moduli, e mi rassegnai al mio destino.
I rapporti tra me e i miei genitori sono molto buoni. L'unica preoccupazione per loro è la mia appendice, che continua a darmi problemi. Vogliono mandarmi in ospedale per farmi togliere l'appendice. E' una fortuna, perché ho il sospetto che malgrado tutto preferiscano avere un maschio che non una femmina.

Slawomir Mrozek "La vita per principianti - un ABC senza tempo" ed. Bompiani

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